Libro facile, appassionante e a tratti irritante. Rampini scrive bene, si sa, moderno Giorgio Bocca, stile giornalistico, libri fatti per chi ama leggere storie di vita contemporanea.

L’autore ama L’America e deve evidentemente superare una sua fase di pessimismo. Ci propone una collezione di racconti Americani basati si fatti accaduti ed aventi come filo conduttore l’America ed il politically correct, nelle sue evoluzioni più radicali ed irragionevoli.

La vergogna che si prova ad essere Italiani in America nel giorno del Columbus Day, le analogie con il Maccartismo della caccia ai Comunisti negli anni 50, l’ambientalismo come religione, il potere della burocrazia, la disinformazione. Tutto sembra portare i segni di una prevedibile disfatta in procinto di terminare un declino culturale in iniziato alcuni decenni fa. Il libro si conclude con una triste previsione di decadenza del mondo occidentale negli anni a venire. Il secolo americano si è chiuso per sempre.

L’autore però nel suo libro successivo non rispetterà le sue tristi e fosche previsioni. “Grazie Occidente” ci proporrà un’operazione diametralmente opposta, atta a ricordare a tutti cosa sia stato capace di fare la civiltà a cui tutti noi apparteniamo.

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